Fuga dalla realtà – Quarta Puntata: Che razza di giocatori!

Fuga dalla realtà by Eli Daddio

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“Bene”, dico ai giocatori, “avete raggiunto la città di Eldensing, l’antica roccaforte imperiale che sorveglia il Pozzo della Verità. Alla città si accede attraverso un enorme pontile sospeso sul fiume Tiyr e, presso i cancelli, vedete una guarnigione di guardie vagliare attentamente il traffico di chi entra ed esce dalla città. Come procedete?”

“Che domande!” ride Cornann, “Dobbiamo entrare e trovare la Gilda dei Guaritori, così da portare il nostro messaggio e completare questa quest. Avanti a testa alta, no?”

Gion scuote la testa e indica con aria allusiva Fedelya.

“Non dimentichi qualcosa, Cornann?”

Il barbaro inarca un sopracciglio, perplesso.

“Cosa? Non siamo ricercati, tanto per cambiare, e non abbiamo cattive intenzioni. Cosa dovrebbero volere da noi, le guardie?”

Fedelya sbuffa e dice:

“Si tratta di me, Cornann! Sappiamo che l’impero ha in corso una guerra santa contro i Domini Eretici... e io sono una tiefling! Quella gente ODIA la mia razza, mi attaccheranno a vista!”

Mentre Cornann borbotta qualcosa, Protea sorride e si fa avanti.

“Non c’è problema, ci avevo pensato io. Nell’ultima città ho comprato un set di cosmetici, una parrucca e un cappuccio. È tempo di cammuffarsi!”

 

Nel creare il proprio PG, come abbiamo già detto, un giocatore deve sceglierne, generalmente, due connotati fondamentali: razza e classe. Questa scelta è importante per più ragioni: in “meta”, per cominciare, è utile per permettere ai giocatori di diversificarsi quanto più è possibile. Ogni razza offre dei modificatori speciali e capacità uniche, il che permette al giocatore di personalizzare e specializzare il suo PG in molti modi. Alcune razze possiedono più forza fisica, ad esempio, laddove altre hanno un potere magico aumentato. In gioco, tuttavia, la scelta della razza assume un valore tanto grande quanto, talvolta, scontato: attraverso la scelta della razza, infatti, il giocatore decide il modo in cui vuole relazionarsi al mondo di gioco, e a quale parte della sua identità, nel profondo, vuol dare vita.

Nell’esempio all’inizio, per dirne una, la razza di uno dei giocatori assume importanza per questioni politiche: la fazione degli imperiali umani, infatti, è in guerra con quella dei Domini Eretici, popolati da tiefling. Per questo motivo, al di là delle sue azioni precedenti o delle sue scelte di gioco, il personaggio di Fedelya rischia di essere attaccata solo perché… della forma e del colore sbagliato.

 

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Dopo aver superato abilmente le guardie, i giocatori procedono.

“Attraversando le strade di Eldensing potete notare che la grande roccaforte imperiale sembra prosperare; le strade sono affollate, i mercati fioriscono e la popolazione, quasi esclusivamente umana, manifesta generale contentezza.”

“Però!” dice Protea, “Non è male questo posto! Una volta conclusa la missione che ne direste di fermarci qui un poco?”

Fedelya dice:

“Non lo so, non mi piace l’idea di passare tutto il tempo camuffata.”

“E poi” interviene Gion, “c’è un’altra ragione!”

Il giocatore ricorda alcuni appunti del master letti in precedenza e che il suo personaggio, uno studioso e saggio, ha ragione di conoscere.

“Non credo che ti piacerebbe vivere in una città così ricca e prosperosa per merito dei suoi schiavi!”

Protea sgrana gli occhi: “Cosa?!”

Gion annuisce e continua:

“L’impero, decenni fa, ha sconfitto e sottomesso un’orda migratoria di goblin. Tutta la parte sotterranea della città brulica di goblin nati schiavi e privi di ogni diritto che lavorano tutto il tempo a beneficio dei loro padroni umani.”

Cornann si irrigidisce vedendo l’espressione di furioso sdegno che appare sul viso di Protea...

 


L’argomento ‘razze nei GdR’ ha sempre sollevato una moltitudine di dibattiti interessanti e, in questo momento storico più che mai, ha innescato discussioni anche accese. In molte ambientazioni, infatti, sono presenti faide tra razze e sistemi di oppressione che ricalcano – talvolta troppo bene – le ingiustizie razziali che hanno afflitto e affliggono tutt’oggi il mondo reale. Proprio questo permette, ai giocatori che lo desiderino, di esplorare e affrontare l’argomento, magari sfogando in gioco la sete di giustizia ed eguaglianza così frustrata dalla realtà.

 

“Questa cosa è terribile, ragazzi!” esclama Protea.

“Non possiamo restare senza far niente al riguardo!”

Gli altri la guardano perplessi.

“Cosa…?” prova a chiedere Cornann, ma Protea lo interrompe:

“Dobbiamo liberare i goblin schiavi! Iniziamo una quest per liberarli e restituire loro la dignità!”

Cornann scuote la testa e ride, ma Fedelya dice:

“Non mi sembra una cattiva idea…!”

E Gion, sempre ragionevole, ci pensa su e commenta:

“In effetti… una volta finita la quest per la Gilda, potremmo cercare di capire come fare… Forse un modo ci sarà!”

 

Al di là dei discorsi politici e sociali, comunque, la scelta della razza permette al giocatore, in definitiva, di esprimere parti di sé “sopite” nella vita reale, o di infilarsi in una prospettiva di esperienza del tutto nuova.

Per la prossima volta che giocherete, quindi… che razza di giocatori sarete?