[DURA-LANDE È]

[DURA-LANDE È]


Token By Cosimo De Gregorio

9 minuti di lettura


[Dura-Lande è uno dei miei giochi di ruolo preferiti degli ultimi anni.]

[Dura-Lande è, “azzardo” dire, una scommessa.]

[Dura-Lande è, esigo dire, una protesta.]

[Dura-Lande è, ammetto, una domanda.]

[Dura-Lande è, purtroppo, una risposta.]

[Dura-Lande è troppe cose perchè io possa racchiuderle tutte in un solo articolo senza cercare di trasformarlo in un trattato ecosofico, quindi aspettatevi un’intenzionale e completa mancanza di chiarezza in quello che dovrete aspettarvi a seguire.]

[Dura-Lande è un gioco scritto da Marta “Martu” Palvarini, illustrato da Simone “Sime” Peracchi, edito dalla Asterisco edizioni, ed ora pubblicato anche dalla MS Edizioni.]


[Dura-Lande è un progetto con un intento attivista chiaro e forte, dimostrato a partire dalla scelta della piattaforma di finanziamento, col rifiuto di usarne di più visibili e di successo come Kickstarter per diverse cause legate alla lotta anti-capitalista, tra cui le politiche antisindacali della piattaforma, e preferendo ad essa la più etica, locale, e sostenibile, sebbene più oscura ed innovativa, Produzioni dal basso.]


[Immagine di Simone “Sime” Peracchi]


[Dura-Lande è un gioco estremamente attuale che riesce a trattare temi importanti come identità di genere, patriarcato, cambiamento climatico, capitalismo, e apocalisse, connotando il tutto con un umorismo agrodolce che non depreca, bensì aggiunge un ulteriore strato di profondità alla già dickiana opera.]


[Dura-Lande incarna, dal suo design punk-fusion, all’apparato stilistico-narrativo, la disillusione e le aspettative mal riposte delle nuove generazioni, sentimenti che negli ultimi anni hanno dato vita a movimenti di protesta e contro-cultura come NoExpo, Extinction Rebellion e BLM (Black Lives Matter), emozioni con le quali dipinge un mondo, più precisamente un’Italia, che non solo è reduce dalle conseguenze di un antropocene spietato che ha causato la più banale delle apocalissi, ma nella quale le multinazionali hanno trasceso il loro aspetto corporativo fino a disgregarsi nel tessuto sociale e venire re-introiettate nella popolazione come culti, cladi, proto-stati, e nella loro forma più pura, ideologie spogliate di ogni logica.]


[Dura-Lande è scritto utilizzando il registro tecnico dell’Archeo-linguistica, per evidenziare come nonostante la civiltà venga travolta dal passare delle epoche, il linguaggio dell’autorità rimane quello delle sue pratiche tecnologiche e di sfruttamento, un messaggio che strizza l’occhio a luminari quali Günther Anders, Merleau-Ponty, Deleuze, Guattarì, Foucault, e Donna Haraway, storica della scienza e luminare, dai cui lavori seminali sulla coscienza, intersezionalità tra umano e teknè, xenofemminismo, e tanto altro, hanno tratto ispirazione numerosi autori che oggi annoveriamo tra i fondatori dei generi letterari come il Cyberpunk ed il Solarpunk, dei cui temi il gioco fa manbassa.]



[Immagine di Kenia Alejandra “ErisCheesecake Sanchez Ortega]


[Dura-Lande è la storia di un mondo Ecopunk, in cui il focus del conflitto sono i drammatici cambiamenti naturali, e la società umana che ha stabilito nuove forme di normalità abbracciandoli e adattandovicisi, mediante l’aiuto delle futuristiche tecnologie appartenenti ad un mondo di cui si è persa la memoria.]


[Dura-Lande è il racconto delle conseguenze della poliorcesi e di ciò che ne è del mediterraneo 3 secoli dopo la “guerra” mondiale corporativa che l’ha causata, da cui è plasmato un mediterraneo familiare quanto distante, sconvolto da una serie di dissoluzioni etniche e sincretismi culturali della cui storia si sono perse le tracce storiche, entrando di diritto nel reame del mito.]


[Dura-Lande è un mondo di nuove forme di organizzazione sociale chiamate Cladi, e di vecchie conoscenze come le Corp, un mondo sci-fi ricco di tecnologie portate al loro limite, nel quale potrete passare da una Venezia Volante, alla landa nucleare Vaticana, alla Milan-opticon dell’Expo perenne, ad uno sprawl napoletano senza fine.]


[Dura-Lande è fondato sul PLOT-SYSTEM, forse unica croce del gioco, ma al contempo delizia e colpo di genio dell'autrice, un sistema d6vs estremamente diegetico in cui tutto l'esistente è definito da Etichette (o Tags) che si guadagneranno e perderanno nel corso della partita, come modificatori atomici dei conflitti interpersonali: sia Narratori che Giocatori lanciano un d6, ciascuno modificato da ogni etichetta in loro possesso che può assumere la soltanto valori compresi tra +1 e -1 a seconda del contesto (sebbene alcune etichette possano avere un peso maggiore rispetto alle altre), un ulteriore richiamo alle dinamiche di oppressione dell'ambientazione, dato che ci verrà richiesta la generazione di Etichette corrispondenti al sesso, genere, etnia, età, ceto, disabilità, aspetto, ecc, e che potrebbero risultare in una conferma del bias cognitivo dell'interlocutore o dell'interlocutrice.]


[Dura-Lande è un sistema che per ammissione della designer stessa si ispira a sistemi più “industrial” come Cyberpunk, ma che risulta essere un caso studio su cosa può succedere quando si crea un design contraddittorio che riesce a fare bene due cose contrapposte causando dissonanza cognitiva: da un lato comunica perfettamente l'intento del designer del voler rappresentare una civiltà la cui percezione della realtà è dicotomica, e nella quale ogni entità rappresenta un'enciclopedia di artefatti culturali che dinanzi al nemico sbagliato può esserci fatale; dall'altro causa un'enorme distonia narrativa quando un sistema che dovrebbe agevolare la narrazione è appesantito dall’aver bisogno di enunciare e confrontare durante ogni conflitto narrativo tutte le etichette in uso appartenenti al personaggio e ai personaggi non giocanti o agli ostacoli; inoltre non sono personalmente fan del successo/fallimento critico che aggiunge ancora più scostanza a valori che solitamente tra un conflitto e l'altro divergono già di molto; ma proprio per questo da manuale è consigliato che le avventure non durino troppe sessioni.]


[Immagine di Simone “Sime” Peracchi]


[Dura-Lande, ciononostante, è un ottimo esperimento, consapevole nelle sue scelte narrative, che oltre ad essere altamente hackerabile (difatti io stesso ne ho tratto senza sforzo un'hack trash-punk di nome "Dura-Madre"), garantisce permessi sulla diffusione e distribuzione gratuita dello stesso, mette a disposizione strumenti e materiali gratuiti che ne agevolano la fruizione, tra cui app di creazione pg, ed avventure agnostiche applicabili al sistema che più si preferisceutilizzando sempre l'ambientazione come base.]


[Dura-Lande è, per citare un grande poeta contemporaneo, nù giuoco ecceziunale.]