Fuga dalla realtà – Terza Puntata: la minaccia del meta!

Fuga dalla realtà By Eli Daddio


6 minuti di lettura

 

Il momento è decisivo! Il party dei giocatori sta affrontando uno scontro importantissimo: è tempo di affrontare il boss di questa campagna: Gorov il Ciclope Corrotto!

L’iniziativa è stata considerata, le azioni preparatorie compiute: il combattimento ha inizio!

Fedelya, l’incantatrice del gruppo, agisce per prima e dice, incerta:

“Ragazzi, ho consumato troppe energie magiche nei combattimenti per arrivare fino a qui… posso lanciare solo un’ultima magia di alto livello, non so che fare!”

Protea sogghigna e dice:

“Facile! Incanta l’ascia di Cornann perché aggiunga danni elettrici e lui potrà farlo a pezzi!”

Scende un momento di silenzio, i giocatori si guardano perplessi, e le chiedo:

“Perché proprio i danni elettrici?”

Protea arrossisce perché la risposta è imbarazzante:

“Ecco… prima, mentre eri in bagno, per sbaglio ho visto un tuo appunto, diceva che la debolezza segreta di Gorov erano i danni elettrici e…!”

Scuotimento generale di teste.

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Durante una sessione di GdR esiste un mostro più insidioso di una chimera, più letale di un drago e più odioso di un mimic gigante: IL META!

Il termine meta, a essere sinceri, ha un significato piuttosto vago, a seconda dell’uso che se ne fa; tecnicamente, meta viene dal greco antico e si traduce come “otre”. In ambiente narrativo esiste la metanarrativa, ovvero una narrativa “consapevole”. Un esempio?

 

Il guerriero si preparò al peggio: sapeva bene che mancavano poche pagine alla fine del racconto, e che il combattimento finale doveva essere a pochi paragrafi di distanza!

Usato in questi modi, la metanarrativa ha sempre un connotato comico; se usata in un contesto drammatico o di tensione, romperebbe completamente l’atmosfera.

In ambito di GdR, invece, il termine cambia completamente di significato; il metagaming infatti, consiste nell’errore di trasferire una conoscenza del giocatore al suo personaggio. Nell’esempio di inizio articolo, la giocatrice che interpreta Protea è entrata in possesso di un’informazione che il suo personaggio, Protea la ladra, non aveva alcun modo di conoscere. Agendo in funzione di questa conoscenza, la giocatrice rischia di rovinare l’esperienza a tutti.

I giocatori, in un GdR, sono sempre invitati a restare nel personaggio, agendo e ragionando come farebbe il personaggio stesso. Altri esempi di metagaming molesto potrebbero essere:

 

“Come sarebbe a dire che carichi il nemico, Cornann? Ti resta un solo punto vita!”

“Sì, ma quello è un mostro di livello 5, dopo tutti gli attacchi che ha subito non possono restargli più di dieci punti vita, e con la mia carica ne faccio almeno quindici!”

 - OPPURE -

Il gruppo giunge in una stanza senza uscite. Fedelya dice:

“Lancio un sortilegio: Individua Passaggi Segreti!”

Lancio un dado segreto e dico:

“Niente da fare. O non ci sono passaggi segreti, o la tua magia è troppo debole per rilevarli.”

Fedelya insiste dicendo:

“Ci hai messo un sacco a disegnare questa stanza, non può essere un vicolo cieco! Continuo a provare!”

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La responsabilità, ovviamente, non è da attribuire solamente ai giocatori: se uno di loro si trova ad agire in questo modo, infatti, può spesso dipendere da una mancanza del GM, sia essa narrativa o tecnica. Magari il GM ha dato pochi indizi in gioco, e i giocatori si trovano costretti a ragionare in meta per proseguire, o il GM stesso si trova spesso a fare del fastidioso meta.

Tuttavia, è importante ricordare che, nonostante le premesse, esistono esempi di metagaming positivi! Ad esempio…

 

Finito il combattimento contro Gorov, tutti i PG sono stremati e in fin di vita. Gion il gentile, il guaritore del party, è disperato:

“Amici… mi è rimasta solo una cura e sia Cornann che Fedelya hanno subito delle ferite letali: se non vi curo subito, morirete! Che faccio?”

Mi rendo conto che forse il combattimento è stato un po’ tosto, e mi ricordo che domani è il compleanno di Gion, e decido che è il caso di fargli un regalino:

“Mentre si dispera, Gion vede, nell’angolo dell’altro, una pozione, forse lasciata da qualche vecchio avventuriero passato di qui! Ne vede facilmente l’etichetta: è una pozione di cura superiore! Buon compleanno Gion!” aggiungo ridendo.

Gion esulta:

“Grande! Salvi tutti!”

 

E sopravvissero tutti felici e contenti!



(ndr: In copertina: "The Gamers", un meraviglioso film indipendente su un gruppo di appassionati giocatori di ruolo e su quanto vita reale e gioco si mischino tra loro)