CELESTE: VERSO LA VETTA DELLA SERENITÀ

Voli pindarici By Federico Scolari

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Cosa accadrebbe se un giorno ci svegliassimo e ammettessimo a noi stessi di non sentirci realizzati? Sarebbe quella la molla in grado di dare una svolta alla nostra vita? Saremmo capaci di fronteggiare le nostre insormontabili paure e di confrontarci con le parti più oscure di noi stessi?


Queste sono le domande con cui si scontra Madeline, la protagonista di Celeste.

Il suo intento è quello di raggiungere la vetta di Monte Celeste, tuttavia intraprende il viaggio senza sapere bene perché, come se stesse fuggendo maldestramente dai suoi problemi invece di affrontarli. È un’impresa colossale che la mette a dura prova: insidie ambientali ostacolano il tragitto e allo stesso tempo dubbi e ansie fanno vacillare la volontà di proseguire. Sono proprio i suoi pensieri, con i quali evita di confrontarsi, il più grande impedimento, diventando talmente opprimenti da far fallire la missione a un passo dalla sua conclusione. La giovane ritenta la scalata, ma non prima di aver fatto i conti con le proprie insicurezze, trovando una nuova forza che la accompagna fino alla cima.


La Montagna è una rappresentazione metaforica del percorso di maturazione della protagonista e rivela una natura magica che dà forma corporea alla parte del suo io nella quale albergano le paure, creando una vera e propria nemesi che tenterà in tutti i modi di ostacolarla. Madeline reagisce fuggendo dal suo lato oscuro, ma essendo parte di lei, in realtà scappa da se stessa. Quando decide di affrontarla e rinnegarla, la situazione precipita drasticamente e la fanciulla viene scagliata giù dalla montagna. Solo dopo aver preso coscienza del perché tutto ciò accade, l’ascesa si rivela mezzo fondamentale per compiere la scelta opposta: fare pace con l’altra sé, nonostante questa inizialmente opponga resistenza. Quando le due parti saranno finalmente in grado di collaborare, si uniranno per supportarsi a vicenda. La scalata smette allora di essere fuga e si trasforma in un’esperienza positiva verso il raggiungimento di un obiettivo comune. La giovane capisce che la sua controparte è semplicemente spaventata e che occorre entrare in contatto profondo con lei per trovare un equilibrio interiore.

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Nel gioco si intervallano fasi dense di ansia e fasi più felici, in cui la protagonista è accompagnata da personaggi positivi che la aiutano a riacquistare una momentanea stabilità per proseguire. Inoltre, grazie ai dialoghi con loro, è possibile approfondire il passato di Madeline e comprendere meglio i suoi comportamenti.

La grafica del gioco in pixel art e in 2D dà un tocco fiabesco all’ambientazione: azzeccato è il fatto che siamo noi a dover elaborare un’immagine più precisa nella mente; in questo modo ciò che gli occhi percepiscono può essere amplificato dalla nostra fantasia, superando potenzialmente quello che può comunicare uno stile realistico. Questo aspetto, unito a meravigliose tavole illustrate che immortalano i momenti più salienti del gioco, crea un suggestivo comparto artistico.

Il gameplay risulta essere il punto forte di questo titolo. L’impegno tecnico che ci viene richiesto è estremamente elevato, ma le difficoltà delle sfide sono crescenti e ben calibrate, e le meccaniche vengono inserite in maniera graduale. Questi fattori contribuiscono ad allenare l’abilità del giocatore limitando la frustrazione degli sbagli. A limare la complessità vi è un sistema di checkpoint molto ravvicinati, che ci permette di godere anche dei più piccoli successi. Gli sviluppatori hanno creato un prodotto che ci mette a dura prova, ma hanno fatto in modo che il gioco ci inviti, con una narrazione dolce e profonda, a non gettare la spugna; una premura da non dare per scontata e che smorza la tentazione del rage quit.

Il joystick va utilizzato come un vero e proprio strumento di precisione: i movimenti vanno eseguiti spesso al millimetro e ciò è possibile grazie ad un controllo dei comandi estremamente responsivo, basato sulla quantità di pressione esercitata sul tasto di salto e sulla direzione scelta. Sono presenti altre due azioni che completano la mobilità della protagonista: aggrapparsi alle pareti e uno scatto eseguibile anche in aria.


L'incantevole colonna sonora, avvincente e molto espressiva, si fonde in maniera armoniosa con il gameplay: l’unione di questi due elementi genera la sensazione di stare imparando a suonare una melodia che, con vari tentativi, nota dopo nota, si riesce finalmente a completare.

A fare da contorno a quanto descritto in precedenza, vi è un level design impareggiabile: i capitoli hanno caratteristiche uniche, come ad esempio zone con raffiche di vento o power up che hanno l’effetto di modificare l’esperienza di gioco, in modo da renderla diversificata e mai ripetitiva. Grazie a questa costante originalità, il ritmo non cala e mantiene attiva la curiosità nel proseguire e scoprire cosa riserva il quadro successivo. Apprezzabile è la mappa tridimensionale che ci permette di visionare la percentuale di completamento di ogni sezione di Monte Celeste riguardo ai collezionabili.

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In conclusione, sono molte le sensazioni che sperimento giocando a Celeste. Viaggiando insieme alla protagonista, le sue emozioni mi attraversano: gioia, tristezza, determinazione, disperazione; ognuna di esse rese in maniera talmente umana da commuovermi. Madeline ai miei occhi diventa reale e mi sento di voler essere le ali sulle quali lei possa aggrapparsi per raggiungere il suo sogno. Impossibile per me restare indifferente, più volte nella mia vita mi sono trovato di fronte a una Montagna. Per tutte queste ragioni considero Celeste una perla di rara bellezza nel panorama videoludico.

Curiosità: 

-Sviluppatori: Maddy Thorson e Noel Berry.

-Piattaforme: Playstation 4, Xbox One, Nintendo Switch, PC (scaricabile da Steam).

-Genere: Platform.

-Tempo di gioco: 9/10 ore più altrettante per completare la raccolta dei collezionabili, alcuni essenziali per accedere a livelli extra

-Consiglio: per non spezzare il ritmo di avanzamento, dedicarsi ai collezionabili e alla scoperta dei segreti dopo aver terminato la storia principale.